Vilnius Man

domenica, giugno 26, 2005

Sasha

Stanotte ha piovuto finalmente. Abbiamo avuto giorni di afa e ora il tempo e fresco e vivibile. Proprio mentre pioveva, mentre Claudio (che è venuto a trovarmi) ed io ci preparavamo a tornare a casa dopo una serata molto intensa, conosciamo un Bielorusso in Lituania per giocare a calcio che ci dice “Si, la Bielorussia ti è piaciuta perché eri turista, ma è qui che io sento di essere libero. In Bielorussia hai sempre una sensazione di non poter fare quello che vuoi”. Come facevo a spiegargli che il mio giudizio ultrapositivo su Minsk era per fargli piacere? Lo so che Aleksandr è un figlio di puttana. Proprio recentemente ha vietato ai suoi dipendenti pubblici di stare fuori dal paese per più di due giorni, altrimenti tornano “con strane idee in testa”. Dopo aver chiuso le agenzie di moda e fatto arrestare i titolari questa mi sembra quasi una mossa in ritardo sui tempi per una dittatura. Sasha, sei un figlio di puttana. Vattene, torna a casa, riduci i cappelli degli sbirri, smonta i microfoni nascosti, licenzia gli spioni, libera i detenuti politici, accetta le critiche, semplifica le telefonate internazionali, rendi internet accessibile e libero, togli la censura sulla stampa e lascia liberi i cittadini di decidere cosa vogliono.
No, come un bambino viziato. Che stronzo.

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