Vilnius Man

lunedì, maggio 23, 2005

Palanga

Giovedì sera, quando sono uscito con Petra per festeggiare la mia fine della settimana di lavoro, faceva ancora fresco. Venerdì mattina ho preso il bus per Palanga e sabato pomeriggio mi sono addormentato sulla spiaggia, in costume, rosolando come una bistecca. Adesso ho un uniforme color gambero che presto diventerà abbronzatura. Il week-end a Palanga è stato bello, ma non quello che mi aspettavo. Il cambiamento di tempo deve avermi colto di sorpresa. Forse sono molti i fattori che mi stanno mettendo in qualche modo in discussione; se mi riguardo indietro all’inizio c’erano freddo, neve e buio, poco lavoro, molta curiosità e tanta voglia di nuotare in mezzo a una folla sempre nuova. Poi c’è stato il conclave di lavoro, dove ho dovuto recuperare e aggiornare tutto il lavoro per la consegna dell’università, un tempo fresco ma poco tempo libero per uscire. Ho dovuto darmi una certa disciplina. Adesso sono libero, scevro di preoccupazioni e obiettivi a breve termine (o comunque da raggiungere a Vilnius) e il tempo è magnifico, oggi giravo in maglietta. Sono un po’ scombussolato.
A Palanga sono stato bene, ma sotto sotto sapevo che un meeting di 300 studenti stranieri non è detto che sia una figata. 300 studenti erasmus sono 300 persone nella stessa barca con poco contatto con l’estreno, che quindi si relazionano un po’ come farebbe un grosso gruppo guidato di turisti. Un manipolo di erasmus in un contesto di Lituani è ben altro: significa che la stessa barca naviga in mare nuovo e imprevedibile, ed è lì il fattore eccitante. Poi, come sempre, si cade nel cliché di fare festa a tutti i costi e tirar mattina. Magari sono io il nerd, ma queste cose non fanno per me, non sono –per me- naturali. Ho preferito andare a dormire e selezionare persone con cui fare dei discorsi interessanti. Sono un po’ stufo di bere per essere ubriaco e uscire ogni sera. Quello era negli ultimi due mesi e mezzo, dove essere ubriaco e senza controllo era un modo per formalizzare e dare un motivo a una situazione dove di fatto non avevo controllo: il mio nuovo contesto di vita. Comunque non rimpiango nulla, anzi, ma adesso è un periodo così. Di cambiamento e riconfigurazione; me lo godo lo stesso, sono questi i momenti dove di solito imparo di più.