Vilnius Man

lunedì, maggio 09, 2005

Savaitė

La savaitė (settimana) lituana, che non è il savate (disciplina sportiva di combattimento), ma ha sull’uomo medio gli stessi effetti. Per due mesi e mezzo sono uscito la sera, tranne qualche volta, ma in questi 10 giorni di ospiti e forti cambiamenti ho dovuto (dovuto? In erasmus language si dice voluto) concentrare tutta la vita da viveur in questo periodo. Ecco perché mi sembra di essere uscito da un incontro di savate. Sono a pezzi. Stasera è l’ultima sera del mio ultimo ospite e mi sembra giusto viverla in grande. Domani, poi, si torna alla vita erasmus diluita. Non dico che si torni alla vita erasmus di prima, perché gli ultimi del vecchio e affiatatissimo gruppo che rimangono sono Ernesto (forse) e Mirko (forse). Giovedì è arrivato il ragazzo (Riccardo) che oggi ha preso il posto di Giovanni e sabato Giovanni è partito. Che scazzo. Con tutta la compagnia che ho conosciuto qui a Vilnius si è sviluppata un’amicizia molto bella, fondata sul rispetto e sulla condivisione, ma soprattutto caratterizzata da una totale e non-giudicante apertura mentale. Qualunque siano stati i difetti dei membri del gruppo, questi non sono mai stati espressi in modo distruttivo, ma sempre con rispetto e voglia di divertirsi. Con Giovanni, poi, ho avuto un rapporto particolare, perché c’è stato un mese in cui tutti sono partiti e io mi sono trovato con lui a fare tutto (tipo il viaggio a Minsk). Da un lato spero che la storia si ripeta, dall’altro sono curioso di vedere cosa succederà ancora. Il cambiamento è in effetti la cosa più eccitante che ci possa capitare, ma è pur sempre difficile da gestire in quanto ci scombussola il fragile rapporto di sicurezze che abbiamo costruito nel tempo. Bisogna armarsi di fiducia e ottimismo, altrimenti il prezzo da pagare è lo scazzo, con conseguente crollo di standard nell’esperienza che sto vivendo.
Comunque adesso HABEMUS STAGISTAM.
Riccardo, subito rinominato Giovanni Riccardo II, il successore diretto del sacro stagista alla camera di commercio italiana a Vilnius (una scrivania con un telefono nello Scandinavian Business Center, in Nagarduko), Giovanni. Sono certo che farà parte di una nuova costellazione di conoscenze, che comprenderà anche gli altri studenti erasmus a Vilnius (che prima quasi non conoscevo).
L’unica mia preoccupazione -non fondata- è la consegna dei lavori di lunedì prossimo.