Vilnius Man

venerdì, maggio 06, 2005

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Ancora nulla. Fra due lunedì ho la consegna finale di scultura, urban design e graphic design. Per scultura devo finire i modelli, per urban design devo aggiornare una funzione del progetto, mentre per graphic design mi trovo ancora a pascolare in un mare di cazzeggio. Tra weekend e inizio settimana partirà buona parte del mio gruppo di caciara (Giovanni e Marco… e Christian che è arrivato martedì e martedì riparte) così mi trovo con una settimana assolutamente in solitudine da usare per andare in clausura a lavorare di brutto. Quel lunedì mi presenterò con tutto fatto.
Christian sta dormendo adesso, il che è anti-erasmus vista la mia media di 5-6 ore con riposo totale una volta a settimana. Ma si capisce, non è facile capire i meccanismi della vita notturna di Vilnius e non li spiegherò mai se voglio che questa piccola isola di divertimento mantenga la sua parziale verginità per ancora un po’ di tempo. Quando gli altri sono andati a Klaipeda per un weekend sono andati in una discoteca, incontrando l’unico eramsus italiano della città e questo li ha fatto promettere di non rivelare a nessuno nulla di quel locale o di cosa succeda lì. E si capisce, è il nostro piccolo paradiso in un universo parallelo dove tutto è al contrario rispetto all’Italia. La mia piccola Giamaica bionda.
Non venite, fa schifo.
Ieri ho conosciuto degli altri erasmus al Brodvejus e mi ha fatto piacere, nonostante mi sembrassero un po’ degli sfigati. Il mio gruppo fa spaccare di brutto, ma si sta decomponendo a causa delle partenze. Era Marco che diceva una cosa verissima: ogni personaggio qui a Vilnius ha una ed esattamente una caratteristica esagerata ed è questo che lo rende unico e ‘personaggio’.
Marco, con la sua capacità di parlare delle cose frivole con una serietà e professionalità incredibile.
Mirko è impassibile come Buster Keaton mentre bestemmia e spara le sue battute.
Giovanni non si scompone mai, è tranquillissimo anche in situazioni limite (cioè spesso) e ti risponde col suo accento de Roma.
Ernesto è Ernesto, è abruzzese e si sente e una battuta detta con la sua parlata fa partire una reazione a catena di risate.
Ci sarebbe da riempire la pagina parlando del cantante, il suo manager, i businessmen con le loro nuove cazzate (a cui Marco –idolo- ha risposto per le rime) e i turisti recidivi e arrapati. Insomma, c’è un mondo nel mondo.
Ah! Sono le 10:45 e Christian si è svegliato. Sei erasmus.

1 Comments:

  • Ma che sfigato e' sto Keaton?
    Grande Jan. Sempre er meyo. Come e' andata con la bionda dalle movenze di lingua di serpe di ieri?
    Colgo l`occasione per salutare tutti i depressi che leggono sto blog. Ciao fioi

    By Anonymous Anonimo, at 12 maggio, 2005 13:59  

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