Vilnius Man

giovedì, marzo 03, 2005

Snowy

Mi sono alzato presto oggi, nonostante la foranza di ieri sera (grazie Balso), vado in bagno per salutare il mattino, guardo fuori dalla finestra e mi è servita un'ulteriore pompata di sangue nel cervello per accertarmi del fatto che sono a Milano (quasi Milano). Paesaggio senza ombre, senza limiti, una coperta di verginità nasconde tutte le normative segnaletiche e le differenze. La neve è democratica.
Nevica dalle 7 del mattino qui e non smette. I fiocchi sono di meno adesso, ma continuano a cadere. Una certa persona oggi mi ha detto che prima nevicava a Vilnius, poi sono tornato e adesso il tempo del nord eccoloquà! Non porto sfiga, non credo. Ho fatto una passeggiata, guardavo per terra e il silenzio mi faceva pensare a Gedimino prospektas al mattino. Si scivolava come lì, ma la neve è da temperature più calde, non da -20°C, in cui la neve ghiaccia subito e diventa ghiaccio nevoso a cristalli grossi. Ma c'è molto bianco e una brezza leggera e tagliente che mi accarezza il viso con penetrante sensualità. Mi manca la mia casetta, lavarmi i miei piatti, gestire la mia vita da ogni punto di vista (tranne, purtroppo, quello economico per ora). Sto bene qua, ci sono i miei amici più cari, i miei parenti, la mia vita è qui, ma la sensazione di quei 10 giorni è impagabile. Ho fatto anche bungy jumping (in Nuova Zelanda, leggi mia recensione del viaggio) una volta e la sensazione è più forte, ma dura meno. Questa non si può spiegare.
Proprio questo ho fatto, un anno fa in Nuova Zelanda.

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