Vilnius Man

giovedì, marzo 24, 2005

Bloody

Ieri ho fatto tardi e stamattina qualcuno ha avuto la bella idea di sbagliare numero di telefono in lituano, il che mi ha fatto balzare fuori dal letto, tirare una botta allucinante contro il divano, rispondere e non capire nulla mentre mi massaggiavo la gamba dolente, mettere giù e accorgermi di una strana umidità nella zona della botta. Mi guardo la mano: sangue, tanto sangue. Mi guardo la gamba, esattamente dietro al ginocchio, 3-4 centimetri sotto la testa del perone c’è uno sbrego lungo almeno 4 centimetri e abbastanza profondo, circondato parzialmente da una macchia blu scura. Corro a tamponare la ferita in bagno, ma non ho disinfettanti o nulla. Con la carta igienica sulla ferita torno a vedere dove ho battuto. Dal divano bielorusso® spunta un cazzo di chiodino che tiene un pannello di rivestimento bielorusso® ed è lì che mi sono lacerato la pelle nel balzo verso il telefono. In pratica ci sono atterrato sopra, o meglio, dentro. Sono un po’ preoccupato perché forse ho bisogno di farmi mettere un paio di punti. Vado in cucina per trovare qualcosa con cui disinfettare…uhm...uhm…vodka? Nah, Žalgiris! I suoi 75° mi frizzano sul taglio lasciando nell’aria un curioso odore di erbe aromatiche e alcol puro, sento la disinfezione che agisce senza lasciare superstiti. Sono vaccinato contro il tetano e comunque il chiodo è pulito. Prendo lo scotch, butto la palla di carta igienica insanguinata, prendo un dischetto struccante lasciato lì dalla precedente inquilina (un’islandese credo) e mi fabbrico un bendaggio, mi sento ingegnoso come Guybrush Threepwood. Decido di uscire per comprare acqua ossigenata e cerotti dignitosi. L’aria della città mi fa dimenticare per un attimo la ferita e la preoccupazione annessa. Mi tolgo il berretto invernale e i guanti di pile, non servono. C’è un sole magnifico e la gente è tutta fuori casa. Tengo solo la sciarpa che tanto non saprei dove metterla.
A casa, comprato il necessario, faccio un sospiro di sollievo. Le piastrine, al contatto con l’aria, sono riuscite a fermare il flusso di sangue in modo non troppo precario. Le ferita è abbastanza grande, ma non credo necessiti di un medico. La pulisco con l’acqua ossigenata e copro col cerotto. Vediamo domani. Adesso metto su i Betnizza e mi rilasso.

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